Gli esperti stimano che una cifra sensibilmente maggiore a 100 miliardi di euro di denaro non tassato degli investitori (già solo in Germania) si trova o si trovava in Svizzera e che le banche e i fornitori di servizi finanziari hanno trattenuto indebitamente in passato retrocessioni pari a diversi miliardi di euro.
A causa della ridotta propensione degli istituti finanziari svizzeri a rimborsare volontariamente le commissioni di intermediazione ai clienti in Germania e in altri Paesi e a causa della bassa percentuale di clienti che richiedono il rimborso del proprio denaro, vengono sottratti da anni ingenti introiti fiscali anche al fisco tedesco poiché, finora, sono stati tassati solamente i patrimoni dichiarati a posteriori, ma non le retrocessioni che si trovano ancora in Svizzera.
È determinante che la base giuridica per il recupero di crediti derivanti dalle commissioni di intermediazione sia regolata chiaramente da una sentenza di principio del Tribunale federale svizzero risalente all’anno 2012 (4A_127/2012. 4A_141/2012):
Il trattenimento delle retrocessioni è proibito.
Le retrocessioni sono proibite. Ogni investitore che abbia investito denaro in Svizzera negli ultimi 10 anni (termine di prescrizione) ha diritto al rimborso delle commissioni di intermediazione trattenute.
Il rischio finanziario di un’azione giudiziaria è a carico esclusivamente della Liti-Link. Risulta necessario corrispondere a Liti-Link una partecipazione agli utili solamente quando il credito è stato riscosso con successo e questa è determinata dall’importo del credito recuperato. Una volta dedotte le imposte e gli oneri esterni, a Liti-Link è dovuta una partecipazione agli utili del 40%.
Nessun rischio finanziario e nessuna spesa legale a carico in Svizzera.
In caso di retrocessioni sul mercato pari allo 0,5-1,0 per cento annui (o con una percentuale maggiore a seconda dell’istituto), si calcola, ad esempio, per un deposito di 1 milione di euro un possibile recupero crediti tra 50.000 e 100.000 euro su dieci anni più gli interessi, oppure di rispettivamente tra 10.000 e 20.000 per un deposito del valore di 200.000 euro.